martedì 30 luglio 2013

Ho restituito la tessera dell'associazione C'è un'Alghero Migliore. Vi spiego perché

Ho deciso di non essere più socia dell’associazione C’è un’Alghero Migliore.

È stata una decisione sofferta, ma meditata. L’ho presa dopo un confronto con il direttivo dell’associazione. È stata una riunione pacata e franca, e per questo prima di tutto voglio ringraziare gli amici del direttivo per la disponibilità all’ascolto e per il sincero sforzo che abbiamo fatto per comprenderci, anche nella diversità di opinioni e di sensibilità.

L’incontro mi ha confermato che ci uniscono molte cose; certamente i valori umani e quelli di una buona politica, capace di operare per il bene pubblico e mossa dall’amore per la nostra città.

Sono emerse però anche molte differenze. Le differenze possono essere una ricchezza e tante volte lo sono state per noi, tutte le volte che questa ricchezza si è tradotta in una contaminazione reciproca tra le varie idee messe a confronto. Da tempo però questo valore della differenza non è stato coltivato. Il risultato è stato che chi la pensava diversamente ha iniziato a sentirsi a disagio e fuori posto. Questo è quello che io ho sentito e vissuto negli ultimi mesi.

Le ragioni che mi hanno guidato in questa decisione sono due.

La prima riguarda l’azione politica dell’associazione. A mio giudizio, l’associazione si è man mano allontanata dal ruolo che io credevo dovesse svolgere. La penso così, e provo a spiegare perché.

Il movimento C’è un’Alghero Migliore nasce dalla convinzione che la parola e il dibattito pubblico siano imprescindibili per la pratica del buon governo, e che la capacità di giudizio critico si debba esercitare con rigore al di là di chi sta al governo.

È mio parere che l’associazione abbia rinunciato ad esprimere al meglio tutti i principi del movimento, ed ha assunto atteggiamenti di cautela, moderazione e tatticismo politico. Anche quando la critica si è espressa, spesso essa non è stata tradotta in modo coerente in decisioni ed atti. L’associazione ha così perso molta della capacità che era del movimento di innovare metodi e linguaggi, di avanzare proposte politiche, e si è ritrovata imbrigliata in un’idea di “governismo” che ha frenato la capacità di incidere sull’azione di governo nella direzione di un vero cambiamento per Alghero. Questo è il bilancio che io faccio di quest’anno dell’attività politica dell’associazione.

La seconda e più importante ragione della mia decisione è il giudizio che do del primo anno di questa amministrazione. Io penso che il bilancio amministrativo del sindaco Stefano Lubrano, della sua giunta e della sua maggioranza, sia negativo. Quest’amministrazione non ha saputo con convinzione interpretare il programma e avviarne la realizzazione. (Semmai, su alcuni punti chiave, ha agito in contraddizione con quel programma e in continuità con la precedente amministrazione.)

Da queste valutazioni nasce il mio dissenso con la recente azione politica dell’associazione che in più circostanze ha invece ritenuto di voler confermare la fiducia alla giunta. Non posso condividere questa scelta dell’associazione. Mi spiace e lo dico con rispetto: penso che sia un errore.

Molti amici nella riunione del direttivo mi hanno confermato la disponibilità a farmi sentire accolta e valorizzata. E sul piano umano so che questa disponibilità è sincera e data da persone perbene. Rimangono però le questioni politiche, con le quali è arrivato il momento di fare i conti. Per questo ho comunicato al direttivo di ritirare da oggi la mia tessera di socia dell’associazione.

Voglio affermarlo con convinzione: il patrimonio di valori, ideali e principi del movimento mi appartiene, a prescindere dall’adesione all’associazione. Con la mia attività politica intendo tutelare e dar valore a questo comune patrimonio.

Prima di concludere, permettetemi di fare una breve considerazione sull’attuale situazione politica algherese.

Credo che i nostri concittadini ci chiedano altro da quello che abbiamo fatto e fatto vedere sinora, lo dico naturalmente a tutta la coalizione. La città si aspetta un cambiamento vero, si aspetta che ci dimostriamo capaci di amministrare Alghero in coerenza con il programma che è stato alla base del nostro mandato elettorale.

Questa amministrazione ha mostrato molte debolezze e fragilità difficili da superare. Penso però che se una minima possibilità di successo esiste, essa stia solo in un radicale cambiamento dei metodi e del modello di amministrazione fin qui adottati. Un cambiamento che deve passare per la scelta del Sindaco di rifondare la giunta, individuando con la coalizione persone capaci di dare piena attuazione al nostro programma. Se non sarà questo allora meglio riconsegnare alla città il mandato ricevuto. 

Questo è quello che penso.

giovedì 25 luglio 2013

Incontro pubblico e resoconto dell'attività consigliare, venerdì 2 Agosto

Cambio data e luogo: per sopraggiunti impegni istituzionali (l'Assemblea del Parco), sono costretta a spostare l'incontro a VENERDÌ 2 Agosto. L'incontro si terrà presso l'Alghero City Hotel, in Via Gallura 15.


Invito tutti i cittadini, elettori, sostenitori ed amici all'appuntamento mensile per il resoconto e la discussione della mia attività consigliare.

L'incontro sarà dedicato principalmente alla discussione sulla situazione politica cittadina. Intendo inoltre aggiornarvi sulle mie attività e sullo stato dei lavori della commissione consigliare "Politiche sociali, Cultura e istruzione" che presiedo.

L'incontro pubblico si terrà giovedì 1 Agosto venerdì 2 Agosto alle ore 19 presso l'Alghero City Hotel, in Via Gallura 15.

Grazie e a presto,
Natacha Lampis

mercoledì 24 luglio 2013

In casa di In House


Stamattina sono andata in visita ad Alghero In House per incontrare il presidente Lorenzo Tagliarini e le persone che ci lavorano.

È stato un incontro proficuo e importante, per me.

Con il presidente Tagliarini e con gli operai abbiamo parlato di molte delle questioni che riguardano il futuro di questa partecipata comunale e delle prospettive dei lavoratori, e come consigliere comunale ho potuto farmi un’idea più precisa delle soluzioni che l’amministrazione potrebbe adottare per affrontare e superare le difficoltà nelle quali In House si trova in questo momento e per fare in modo che continui ad essere patrimonio e risorsa per il nostro Comune.

Sono convinta che come amministrazione dobbiamo mettere in campo ogni sforzo necessario a salvaguardare il lavoro delle persone che operano dentro Alghero in House e a fare in modo che Alghero città possa avvantaggiarsi – grazie a questi lavoratori – di servizi pubblici sempre più efficienti e utili per la nostra città.

Si tratta ora di capire quale tra le soluzioni è realmente praticabile, quale è la migliore nel senso che offre le maggiori garanzie per i lavoratori e i maggiori vantaggi per la collettività; e poi si tratta di metterla subito in campo questa soluzione individuata, con determinazione e tempestività, senza incertezze e tentennamenti. E senza dimenticare, naturalmente, che qualunque decisione venga presa dovrà essere quanto più possibile condivisa con i lavoratori e con la città.

Rimane comunque aperta una domanda per la quale come consigliere di maggioranza non ho ancora ricevuto una soddisfacente risposta.

Sapevamo già dal 1 gennaio che a partire da quest’anno In House non avrebbe più goduto dei fondi regionali. Avremmo quindi dovuto iniziare immediatamente a ragionare per capire come trattenere servizi e posti di lavoro.

Perché invece questo ritardo? Perché ancora una volta non siamo riusciti a prendere il toro per le corna e a governare la situazione, affrontando di petto il nuovo scenario?

Se fosse stata evitato un po' di questa inerzia, oggi le idee sarebbero più chiare, le vie d’uscita già tracciate, e tanti cittadini molto meno preoccupati.