venerdì 8 marzo 2013

"Dibattito pubblico vero come metodo costante"

Questo è quello che ho detto nel corso della seduta del Consiglio Comunale di mercoledì 6 Marzo 2013.

“Certo che tutto si potrà dire della nostra amministrazione ma non che faccia annoiare, questo proprio no, eh!?

Questo mi segnalano i cittadini; mi dicono che non gli diamo certo occasione di annoiarsi.
Ad esempio nella vicenda di Meta ci sono tutti gli ingredienti della migliore narratologia:
  • complicazioni, vale a dire annodamenti e poi quando meno te lo aspettiscioglimenti;
  • un uso sapiente del climax, il procedimento narrativo mediante il quale la tensione sale fino ad arrivare al culmine;
  • danneggiamenti, per intenderci ciò che nella narrazione causa la perdita dell’oggetto del desiderio agognato da uno o più personaggi;
  • i colpi di scena, con la presidenza alla Dott.ssa Saluzzi;
  • e infine anche gli oggetti misteriosi, nel nostro caso il documento che l’assessore Alma Cardi ha presentato solo nelle privilegiate stanze di alcune forze politiche e non di altre, dal titolo “Nota dell’assessore Alma Cardi Programmazione, Sviluppo economico, Turismo ai rappresentanti dei partiti della coalizione di governo della città di Alghero”.

E su questo documento mi voglio fermare un attimo.

Lascio stare per ora la logica, secondo me non corretta, della funzione di Meta, ma anche delle prospettive del turismo ad Alghero, per soffermarmi soprattutto su un punto, che è poi la vera questione che alcuni cittadini mi hanno segnalato: perché questo documento non è stato reso pubblico? Perché non è stato fatto conoscere a tutti i media locali? Perché non è stato fatto conoscere a tutte le forze politiche e a tutti i consiglieri prima di prendere la decisione di annunciare il presidente e il cda? Mi sembrano questi dei fatti gravi sui quali è necessario fare chiarezza.

La mia visione è che un buon turismo è possibile solo se i servizi e le attività sono pensati prima di tutto per chi vive nella città; e penso anche che l'unico modo di evitare il deserto di questi mesi sia mobilitare energie sociali e pensare a un'occupazione di maggiore qualità e non ai cento piccoli bar o alle iniziative che durano lo spazio di un mattino in una logica di semplice intrattenimento.

Nella mia visione è necessario prima di tutto definire i valori sui quali vogliamo fondare la nostra offerta turistica.
E poi, da una parte costruire una rete locale di proposte culturali con l'obiettivo prima di tutto di valorizzare il patrimonio della comunità, facendo crescere e sostenendo le realtà che già operano nel nostro territorio.
Contemporaneamente, dall’altra, allargare lo sguardo ed elaborare progetti per creare ponti e collaborazioni con altre realtà nazionali ma anche internazionali.
Ma il grave non è che la visione che passi da quel documento non sia la mia, il grave è che di una visione non si discuta pubblicamente, con tutte le forze politiche della coalizione, con gli operatori culturali e turistici e con i cittadini.

Ora, come migliorare.
Facciamo uscire di scena gli oggetti misteriosi e facciamo azioni e proposte chiare, facciamo cose che facciano sentire i nostri cittadini protagonisti delle scelte.
Stasera segnalo a nome dei cittadini la più sentita e urgente: organizzi l’assessore con la città, con gli operatori, con tutti i soggetti culturali uno o più momenti di dibattito pubblico. La nostra amministrazione dia la parola alla città, faccia esprimere le energie sociali, raccolga le proposte, le idee.
E poi, a conclusione del processo, l’amministrazione si faccia carico della decisione finale, elaborando un progetto che verrà presentato alla città e motivato.”