martedì 5 novembre 2013

Mi sono dimessa da consigliera comunale...

Ieri sera mi sono dimessa da consigliera comunale.

Negli ultimi mesi ho espresso più volte la mia analisi sulla grave situazione amministrativa e politica nella quale si è trovata questa amministrazione e la coalizione del centro-sinistra algherese. L’ho fatto anche nel mio ultimo intervento in Consiglio Comunale.

Ho ritenuto, in particolare nelle ultime settimane, che fosse doveroso tentare tutte le strade per costruire le condizioni di un’efficace azione amministrativa, all’insegna del programma e dello spirito che ci ha portato a impegnarci in quest’impresa. Penso di aver agito così, sino all’ultimo momento.

Mi rammarico che queste condizioni non si siano verificate. Ho dovuto prenderne atto. Con grande dolore.

Immagino che nei prossimi giorni molti vorranno trovare le misure delle responsabilità tra le parti. Ho già detto quel che penso, e non voglio riparlarne anche perché in questo momento poco ci è utile. Mi va di ribadire però che c’è un elemento di responsabilità collettiva, che sento e il cui peso voglio assumermi.

Qualcuno potrebbe non condividere le ragioni della mia scelta. Voglio dirvi però che le mie dimissioni non sono contro qualcuno né per qualcuno, sono per qualcosa: quando un’esperienza politica smarrisce qualunque prospettiva per la quale merita impegnarsi, quando non è più possibile recuperare gli strappi e le ragioni dello stare insieme, quando gli ultimi atti e scelte di giunta segnano la distanza – politica e culturale – che rende impossibile ripristinare la centralità del nostro programma, allora arriva il momento, per quanto lacerante, di chiudere l’esperienza, per poter dare la possibilità di una nuova prospettiva per Alghero. Per questo, penso che sia stata la cosa giusta da fare, per la città.

lunedì 28 ottobre 2013

Istituto Agrario di S.M. La Palma: situazione, esiti, sfide

Venerdì mattina, il 25 Ottobre, insieme ad una delegazione di genitori e al consigliere Valdo di Nolfo membro della commissione consiliare che io presiedo, ci siamo recati a Sassari per parlare dell’Istituto agrario con l'assessore regionale all'Istruzione Sergio Milia.

L’IPAA di Alghero è da diversi anni in forte crisi di iscrizioni. All’inizio di quest’anno scolastico sono state presentate 10 iscrizioni per la classe quinta e 5 per la classe terza.

Le ragioni di tale fallimento arrivano da lontano e hanno molte ragioni, tra cui:

1. la perdita di ruolo dell'IPAA che invece di puntare alla costruzione di una figura originale per il mercato del lavoro è piano piano diventato quasi un doppione del tecnico agrario;

2. la perdita della vocazione originaria che ha prodotto uno svuotamento della formazione pratica dell'agrotecnico, formazione che rappresenta il vero punto di forza dell'IPAA;

3. l'elevatissima "mortalità" dei diplomati professionali nei percorsi universitari;

4. la crisi occupazionale del sistema agroalimentare dovuta alla deruralizzazione del nostro territorio e della Sardegna tutta;

5. il fatto che gli IPAA sono spesso collocati in campagna, all'interno di aziende agricole, in una situazione non favorevole dal punto di vista delle aspettative di socialità dei ragazzi;

6. il fatto che la politica locale in tutti questi anni non ha affrontato in modo energico e risolutivo l’impoverimento progressivo dell’istituto.

Fatti i conti con questo numero di iscrizioni e avendo chiara la situazione generale dell’IPAA, con la commissione e con l'assessore Caula ci siamo detti che avremmo comunque puntato ad avere riconosciute le classi, in modo da tenere aperta la scuola, per poi costruire il rilancio dell'istituto attraverso la realizzazione di un progetto che ne rafforzasse l'identità e l'offerta formativa.

Nel corso dell'incontro con Milia abbiamo avuto la conferma che le classi non verranno istituite. I numeri non consentono, né al Ministero né alla Regione Sardegna, lo straordinario sforzo che tutti noi - attraverso più voci e in più momenti - abbiamo richiesto all'assessore.

Abbiamo però ottenuto una cosa importante per i ragazzi: la possibilità di chiudere il percorso di studio. Attraverso i fondi della Lg. 28 destinati alla lotta alla dispersione scolastica i ragazzi potranno godere di un progetto di supporto didattico che dovrà metterli nelle condizioni di fare l'esame di Stato e di prendere il diploma.

Per i ragazzi di terza vale la stessa opportunità. Potranno usufruire dei fondi nel modo in cui preferiscono, o frequentando in uno dei “tecnici agrari” più vicini o iscrivendosi all'istituto alberghiero.È chiaro che non era questo quello che volevamo, volevamo per loro la conferma della formula articolata. Ma questo è, ed è comunque qualcosa.

Cosa possiamo provare ad ottenere ancora?

Che l’attività dei ragazzi di quinta possa svolgersi all’interno dell’Istituto Agrario. Certo, non è come avere una classe, ma sarebbe comunque una piccola luce ancora acceso che ci consentirebbe di non vedere la scuola chiusa. Questa naturalmente è la prospettiva realistica per quest’anno.

Per l’anno prossimo è tutto da fare, avendo la consapevolezza di partire dal punto zero. Ma parliamoci chiaro, fuori dai denti e dalla retorica dell’azione politica: non sarebbe stato molto diverso neanche con cinque ragazzi che dalla terza passano alla quarta classe.

L’unico modo vero - e non posticcio - di salvare per la nostra città l’istituto agrario è garantirgli un nuovo futuro e il futuro in una scuola sono gli studenti, che devono essere almeno 20 per chiedere al Ministero l’istituzione di una classe.

È questa la sfida che dobbiamo essere capaci di raccogliere, stavolta in modo tempestivo e serio.

venerdì 25 ottobre 2013

Aggiornamenti sull'Istituto Agrario di S.M. La Palma

Ieri sera ho avuto un altro incontro a S.M. La Palma per discutere della situazione dell'Istituto Agrario.

Stiamo ancora lottando per garantire ai ragazzi della classe quinta e a quelli della classe terza la possibilità di completare il percorso di studio.

Ieri hanno iniziato a trapelare le decisioni dell'assessore regionale Sergio Milia. La proposta dell'assessore non è quella che avremo voluto, questo deve essere detto subito e chiaramente. Vogliamo però comprenderne meglio i contenuti e i dettagli.

Per questo due giorni fa e ieri ho parlato a lungo al telefono con Antonello Sassu, consulente di Milia. Per raccogliere altri elementi di chiarezza questa mattina andrò a Sassari insieme ad una delegazione di genitori e componenti della commissione.

Ci auguriamo di portare a casa una proposta sensata, in grado di garantire il diritto allo studio dei ragazzi e il futuro dell'istituto.

giovedì 24 ottobre 2013

Incontro pubblico sulle prospettive politiche: com'è andata

Nel mio ultimo intervento in consiglio comunale ho detto che chi opera nello spazio pubblico ha il dovere della trasparenza. “Trasparenza” non è una parola retorica, propagandistica. Trasparenza significa innanzitutto chiarezza.

La grave situazione politica e la durezza dello scontro politico in atto impongono una riflessione profonda. Questa riflessione, a parer mio, non può essere condotta solamente all’interno del “palazzo” della politica, quello istituzionale e quello dei partiti e dei movimenti politici.

Questa riflessione deve avvenire in modo aperto e chiaro con i cittadini.

Ecco perché l'altro ieri, il 22 Ottobre, ho voluto promuovere un incontro pubblico, largo e senza confini, oltre le singole appartenenze o opinioni politiche.

L’incontro è andato molto bene non solo perché ha partecipato un pubblico numeroso ma anche perché la discussione si è svolta in modo pacato e serio, fuori dal linguaggio del cosiddetto “teatrino delle politica”. Non si è parlato di polemiche, di posizionamenti e di rivendicazioni. Niente di tutto questo. Si è solo cercato di capire, tutti insieme, cosa è meglio per la città.

Nel corso del dibattito da parte dei presenti è stata espressa una valutazione negativa di questi quindici mesi di esperienza politica, sia per quanto riguarda i contenuti dell’azione amministrativa sia per quanto riguarda il metodo con il quale l’azione è stata portata avanti. Non solo quindi tanti – troppi – obiettivi del programma non realizzati, ma anche l’aver utilizzato un metodo contrario a quello inizialmente stabilito.

La mozione votata in aula ha offerto una rappresentazione efficace di tutto questo e di ciò che l’amministrazione non è riuscita a fare in questi mesi. Questioni strategiche, di enorme rilevanza per il futuro della città e per la vita degli algheresi. Per questo motivo attraverso quella mozione si è chiesto al sindaco la disponibilità a fare un passo indietro, consegnando le proprie dimissioni, perché solo con un gesto che manifesti vera e seria volontà a capire ciò che è stato, a riconoscere errori e debolezze, si può pensare di fare qualche passo avanti.

Durante l’incontro tutti i presenti hanno convenuto su questo punto, sul fatto che è impossibile immaginare qualsiasi ripartenza senza un atto formale da parte del Sindaco che dimostri la capacità di fermarsi per ritrovare innanzitutto le ragioni dell’essere una coalizione e poi, subito dopo, per tracciare una possibile rotta politica sulle cose da fare subito.

Sappiamo però che ad oggi nessuna decisione è stata presa da parte del Sindaco, non solo rispetto alle dimissioni ma anche riguardo alla formazione di una nuova giunta, e questo preoccupa molto. La città è ferma, sospesa in un vuoto politico e amministrativo che non può essere protratto neanche un giorno di più.

Si è discusso a lungo su ciò che è possibile fare e sono emerse diverse proposte, alcune maggiormente caute e altre più nette e drastiche. Tutti però hanno convenuto su due elementi.

Da una parte la necessità che il Sindaco assuma la sua parte di responsabilità rispetto alla situazione politica e amministrativa dimettendosi dall’incarico; questo deve essere fatto immediatamente, prima che lo scontro politico si faccia ancora più acuto e che la città imploda.

Dall’altra, quella di portare il tema della crisi politica nell’ambito del dibattito pubblico, consapevoli del fatto che solo con la massima chiarezza e trasparenza sarà possibile pensare di non aver tradito la fiducia della città.

Natacha Lampis

domenica 20 ottobre 2013

Incontro pubblico sulle prospettive politiche (e la mia attività consigliare), 22 Ottobre 2013

Invito i cittadini, gli elettori, amici e compagni all'incontro pubblico che organizzo martedì 22 Ottobre sulle prospettive politiche e la mia attività consigliare. L'incontro si terrà alle ore 18.30 nella sala del Liceo Manno (di fronte alla libreria Il Labirinto).

Come saprete, in una recente dichiarazione pubblica ho espresso la mia valutazione.

Ho scritto che ritengo che l'operato dell'attuale amministrazione sia stato gravemente inadeguato rispetto al programma elettorale, sia per quanto riguarda le cose da fare, sia per il modo con cui farle.

Oltre gli errori, ho trovato grave la mancanza di consapevolezza sul fatto che gli errori e le omissioni ci sono state; ciò rende impossibile assumersene la responsabilità. Questa mancanza di consapevolezza e la durezza dello scontro politico e personale, soprattutto interno al Pd, rendono a mio giudizio improbabile l'indispensabile cambio di rotta. E senza questo cambio di rotta quest’esperienza amministrativa è davvero arrivata al capolinea.
Nel mio intervento in Consiglio Comunale (vedi il video dell'intervento) ho motivato il mio voto alla mozione che invitava il Sindaco di prendere atto di questo stato delle cose, e di rassegnare le dimissioni.

Per tutte queste ragioni, l'incontro pubblico di martedì 22 sarà qualcosa di più dell'abituale incontro che organizzo mensilmente con i cittadini, elettori, sostenitori, simpatizzati.

Con questo incontro, aperto e senza confini, vorrei dare un contributo per avviare il dibattito pubblico e l'approfondimento dei problemi e delle soluzioni, come è stato nell'esperienza di Alghero Bene Comune e nella breve stagione del Buongoverno: si tratta di un'opportunità per riallacciare le fila di un percorso.

Per questo rivolgo l'invito a tutti i cittadini, elettori, compagni e amici che condividono con ma la convinzione che questo dibattito pubblico sia sempre necessario, e che soprattutto in questa situazione 
sia indispensabile.


Il mio intervento in Consiglio Comunale sulla Mozione (Video)

Riporto il video del mio intervento in Aula del giorno 11 Ottobre con cui ho motivato il mio voto favorevole alla nota Mozione.

Potete leggere la mozione qui. Il testo è stato emendato in aula sostituendo il secondo punto della parte dispositiva con l'invito al Sindaco a trarre le necessarie conseguenze e a presentare le dimissioni.

Vi invito anche di leggere il mio documento sulla crisi politica algherese del 4 ottobre che anticipava molti punti dell'intervento in Aula.


(Il video è tratto dalla registrazione di Alguer.it. Ringrazio la Redazione per il permesso di pubblicarlo sul mio blog.)

lunedì 7 ottobre 2013

Verso un progetto per l'Istituto Agrario di Alghero

Come presidente della IV Commissione recentemente ho dedicato due incontri di commissione al tema della difficile situazione dell’Istituto Agrario di Alghero.

Nell’ultimo, quello che si è svolto il giorno 25 settembre, la Commissione, dopo aver dedicato la prima parte dell’incontro a visitare l’Istituto, ha voluto creare un più ampio momento di confronto sul futuro possibile dell’Istituto.

Hanno partecipato al tavolo di discussione, oltre al Sindaco e all’Assessore, il Dipartimento di Agraria e di Architettura dell’Università di Sassari, il Parco di Porto Conte, Agris, Laore, la Cantina di Santa Maria la Palma, il Consorzio degli agriturismi, Impegno Rurale, il Comitato di Santa Maria La Palma, i consiglieri regionali del nostro territorio e naturalmente gli studenti e i loro genitori. Intorno alle 18,30 ci ha raggiunto anche l’Assessore regionale all’Istruzione Sergio Milia.

Due gli obiettivi della commissione.

Il primo, insistere presso la Regione per l’ottenimento di una deroga che consenta – nonostante l’esiguo numero di iscritti (5 per la classe terza e 11 per la classe quinta) – l’attribuzione dell’organico di insegnanti per l’avvio delle classi, in modo da permettere a questi ragazzi di portare a termine il loro percorso di studio.

Il secondo, quello di definire il ruolo dell’Istituto Agrario non solo in termini di formazione di qualità per i nostri giovani ma anche come strumento strategico al servizio della crescita del nostro territorio.

Tutti gli ospiti hanno offerto importanti elementi di analisi e riflessione e – cosa più importante – hanno dato la loro piena disponibilità a collaborare con l’Istituto e l’amministrazione comunale per rilanciare la scuola: azioni di orientamento che garantiscano la formazione di una nuova classe per l’anno prossimo, forme di partenariato con le imprese e le agenzie del territorio che consentano ai ragazzi di fare tirocini e esperienze di alternanza studio-lavoro, la possibilità di vivere l’azienda agricola anche nel periodo estivo, interventi del Dipartimento di Agraria per un irrobustimento culturale nel corso del biennio conclusivo.

Anche l'Assessore Milia ha preso alcuni impegni: da una parte, quello di cercare in ogni modo le condizioni per concedere la deroga alle due classi, dall’altra quello di essere pronto a discutere – idee e carte serie alla mano – un nuovo progetto formativo per la scuola.

Ora non rimane per tutti che dare corpo agli impegni presi, facendo ognuno la propria parte.

Come presidente della commissione ho creato un gruppo di lavoro che si è già incontrato due volte nella biblioteca di Santa Maria La Palma per stendere il nuovo progetto formativo dell’Istituto. Finora ci siamo dedicati a raccogliere le varie idee esposte, a selezionarle e a inserirle in un quadro d’insieme. Questa settimana inizieremo a stendere il progetto. Il Dipartimento di Architettura si è messo a disposizione per darci una mano. La prossima settimana potrebbe già esserci una bozza da sottoporre alla discussione dell’intera commissione.

Vi terrò aggiornati sui progressi. Ovviamente, ogni contributo e disponibilità sono benvenuti. 

venerdì 4 ottobre 2013

Sulla crisi politica algherese

È mia opinione, ma è anche opinione diffusa, che l'operato dell'amministrazione sia stato gravemente inadeguato rispetto al programma elettorale, sia per quanto riguarda le cose da fare, sia per il modo con cui farle. Tutti i giorni i nostri concittadini ci riportano l’opinione che l’amministrazione si è dimostrata in questi quindici mesi incapace di affrontare in modo tempestivo ed efficace sia le questioni più urgenti che quelle di prospettiva.

Per fare alcuni esempi: l’avvio di una seria e sistematica discussione sul PUC che non si limiti all’approvazione di qualche variante urbanistica, peraltro in totale assenza di politiche abitative (c'è il rischio concreto di perdere le opportunità di housing sociale), le politiche di sviluppo, il piano del commercio e il sistema delle concessioni pubbliche, la gestione della macchina amministrativa, e così via. E poi, nel metodo di amministrare: le questioni della piena e vera trasparenza, della partecipazione non limitata solo ad alcuni momenti di comunicazione, e in generale l'assenza di quel cambiamento culturale necessario ed indispensabile per un modo diverso di governare dal passato.

È chiaro che le condizioni finanziarie in cui lo Stato ha messo i Comuni, i lasciti della precedente amministrazione e alcune pessime abitudini e pratiche nel modo di operare della macchina comunale rendevano il compito estremamente difficile. Ma proprio per questo sarebbe servito un modo diverso di governare, con il coinvolgimento dei cittadini, dei soggetti e delle energie sociali, e con una valorizzazione dei consiglieri comunali e delle forze politiche. Questo non è avvenuto.

Ma oltre gli errori, ancor più grave è la mancanza di consapevolezza che gli errori ci sono stati, assumendosene le responsabilità. Questo consapevolezza è sempre la condizione necessaria per una ripartenza. Anche questo non è avvenuto.

La responsabilità di questa situazione non può essere attribuita soltanto al Sindaco e alla Giunta. Spesso da parte delle forze politiche l'atteggiamento è stato quello della rivendicazione e della polemica. Anche noi consiglieri abbiamo talvolta mancato di esercitare sino in fondo i compiti del nostro mandato.

Quindi, non una responsabilità unica, ma una responsabilità collettiva. È però necessario ricordare gli ampi poteri e le importanti prerogative che il nostro sistema elettorale attribuisce al Sindaco. È chiaro quindi che le principali responsabilità sono proprio di chi, eletto direttamente del popolo è chiamato non solo a governare, ma a tenere le redini del sistema e a collaborare fattivamente con il Consiglio Comunale e con le forze politiche della sua coalizione.

A questo punto, la mancanza della consapevolezza e la durezza dello scontro politico e personale rendono improbabile l'indispensabile cambio di rotta. E senza questo cambio di rotta quest’esperienza amministrativa è davvero arrivata al capolinea.

Allora diventa ragionevole pensare che la cosa giusta sia tornare a votare al più presto, cercando di ridurre al minimo la durata del commissariamento e dopo aver affrontato alcune questioni urgenti (la raccolta dei rifiuti, la società In House, Architettura, la questione dei Rom, i lavori pubblici da chiudere e rendicontare entro la fine dell’anno, ecc.).

* * *

Fatte queste considerazioni, vengo al mio ruolo di consigliere comunale e di presidente di commissione.

D'ora in poi, per quanto durerà questa consiliatura, ogni mio voto non sarà legato all'appartenenza a una coalizione, ma alla coerenza con il programma con cui io e questa maggioranza siamo stati eletti; come consigliere comunale in aula valuterò quindi ogni singolo provvedimento e lo voterò solo se aderente a quel programma.

Anche nel mio ruolo di presidente della IV commissione continuerò a mettermi al servizio del programma, portando a compimento le iniziative che ho attivato dall'inizio del mio mandato (quelle riguardanti gli spazi pubblici, gli orti urbani, il potenziamento del sistema scolastico e la creazione di un sistema educativo locale, l'Istituto Agrario di Santa Maria la Palma) e ad avviarne altre come quelle legate alla mensa scolastica, agli spazi per la cultura, alla consulta giovanile, a Meta.

Il programma della coalizione quindi come mio unico riferimento. Io credo che d’ora in poi solo chi si atterrà a questo programma e lavorerà per attuarlo sarà veramente forza di maggioranza, chi se ne allontanerà o al contrario non lavorerà per la sua attuazione non ne farà parte. Per quanto durerà questa consiliatura, intendo continuare a fare un consigliere di maggioranza nella sostanza e non solo nella forma.

martedì 24 settembre 2013

Orti urbani algheresi e Istituto professionale per l'Agricoltura e l'Ambiente, lavori in IV Commissione

Questa settimana ho programmato due importanti incontri della IV Commissione consiliare che io presiedo.

Nel primo di questi incontri, che si terrà oggi martedì 24 settembre, la commissione ha il compito di definire il regolamento sugli orti urbani comunali.

La questione degli orti urbani è una delle azioni che la commissione ha portato avanti in questi mesi, inserendola all’interno di un tema più ampio che è quello degli spazi pubblici.

Ora, a distanza di quattro mesi, la commissione è pronta a definire il regolamento che consentirà ai cittadini o alle associazioni che ne faranno richiesta di avviare degli orti urbani all’interno di spazi comunali finora inutilizzati o abbandonati.

All’incontro di oggi porterò una proposta sulla quale ho lavorato insieme all’assessore Paola Scanu e al personale dell’ufficio Demanio e Patrimonio. Un importante contributo alla stesura del testo mi è stato dato anche da Vlatka Colic, agronoma esperta di orti urbani e assegnista di ricerca del Dipartimento di Architettura. Ringrazio tutti per la significativa collaborazione dimostrata.

Oggi quindi la IV Commissione avrà il compito di prendere visione della proposta di regolamento, valutando possibili modifiche e integrazioni, e di elaborare quindi il documento definitivo che andrà poi in Commissione regolamenti, e infine in Consiglio Comunale per l’adozione definitiva.

* * *

Mercoledì 25 settembre si terrà invece il secondo degli incontri di cui ho parlato all’inizio. Il tema che la Commissione affronterà è quello dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente (IPAA).

L'incontro è aperto al pubblico e sarà alle ore 17 presso la sede dell'Istituto a S.M. La Palma.

La IV Commissione Consiliare nelle ultime settimane sta seguendo con grande attenzione la difficile situazione dell'IPAA. Questo perché il futuro dell'Istituto si sta facendo sempre più incerto e perché si sta delineando la possibilità che la nostra città possa perdere questa scuola.

Questa prospettiva ci preoccupa naturalmente molto e riteniamo quindi necessario agire in modo forte e deciso per fare in modo che ciò non accada. La chiusura dell'IPAA sarebbe una gravissima perdita per la nostra comunità.

La scuola pubblica è un presidio democratico di fondamentale importanza per ogni territorio, da proteggere e da difendere con tutte le forze.

La scuola è anche uno strumento fondamentale al servizio dello sviluppo del territorio e che la formazione professionale sta assumendo sempre maggiore importanza nel mercato del lavoro. Essa da un lato viene incontro ai fabbisogni formativi espressi dalle aziende e dall'altro risponde alle esigenze dei giovani di acquisire competenze e dei lavoratori di mantenersi aggiornati ai continui cambiamenti del mercato.

Ecco perché la IV Commissione, dopo aver già fatto circa due settimane fa un primo incontro per comprendere la situazione generale dell'Istituto e conoscere le azioni che l'amministrazione ha messo in atto per garantire il diritto allo studio dei ragazzi già regolarmente iscritti, desidera adesso allargare la riflessione sul futuro possibile dell'Istituto, incontrando tutti i soggetti maggiormente qualificati e interessati, per coinvolgerli in un progetto di valorizzazione e rilancio dell'Istituto.

All’incontro della Commissione interverranno l’assessore regionale alla Pubblica Istruzione Sergio Milia, il Sindaco di Alghero Stefano Lubrano, esponenti dell’Università di Sassari, del Parco di Porto Conte, di Agris, di Laore e di alcune tra le più importanti imprese locali del settore agroalimentare.

* * *

Come ho già detto in altre occasioni, ritengo che sia necessario rimanere aggrappati con le unghie e con i denti al programma che abbiamo sottoscritto con la città.

Il nostro programma, quel programma che tanti di noi hanno contribuito a scrivere, condiviso da tutte le forze politiche della coalizione che sostengono quest’amministrazione, deve essere il nostro unico faro.

Quel programma deve essere realizzato, senza tentennamenti. Questo è l’obiettivo che mi pongo come presidente della IV commissione.

giovedì 8 agosto 2013

Incontro pubblico del 2 Agosto, un resoconto

Venerdì 2 agosto si è svolto il mio incontro pubblico. Per chi non lo sapesse o non lo ricordasse, si tratta di un incontro pubblico che cerco di fare almeno una volta al mese per relazionare sulla mia attività consiliare.

Quest’incontro è arrivato in un momento delicato e importante per me perché pochi giorni prima avevo restituito la tessera dell’associazione C’è un’Alghero Migliore.

Come ho spiegato attraverso un post pubblicato sul mio blog, è stata una decisione sofferta ma meditata, presa per due fondamentali ragioni.

La prima ha a che fare con l’azione politica che l’associazione ha svolto nel corso di quest’anno di amministrazione guidata dal sindaco Stefano Lubrano, azione che – a mio parere – ormai da tempo ha smesso di perseguire con rigore e intransigenza l’applicazione dei principi e degli obiettivi politici per i quali l’associazione era nata.

La seconda ragione riguarda invece la diversa valutazione rispetto a questo primo anno di amministrazione. Per quanto mi riguarda, il bilancio di quest’anno di amministrazione non può che essere negativo, senza “se” e senza “ma”. L’associazione invece ha assunto, a mio parere, in questi mesi una posizione meno netta, certamente critica, ma non sempre conseguente, arrivando recentemente a confermare la fiducia alla giunta. Posizione politica per me impossibile da accettare.

La mia decisone di lasciare l’associazione e le ragioni che la hanno guidata sono state l’argomento centrale dell’incontro. Di questo ho parlato con le persone che erano presenti. Tra loro anche la presidente dell’associazione C’è un’Alghero Migliore e alcuni altri membri del direttivo.

Ho apprezzato molto la loro presenza e la capacità di non rinunciare al confronto, nonostante la mia scelta e il momento così difficile per tutti noi.

Abbiamo parlato con chiarezza e sincerità di ciò che ci è accaduto in questi mesi e di come è ora possibile andare avanti, ripartendo dal comune patrimonio di valori, ideali e principi.  L’ho già detto: con la mia attività politica intendo tutelare e dar valore a questo comune patrimonio.

Si tratta ora di capire come farlo. Io credo sia possibile attraverso un’attività consiliare forte, più forte di come è stata finora. Su questo ho provato a ragionare con gli presenti: un nuovo progetto di azione politica, un progetto diverso, che ha il suo cardine nel gruppo consiliare.

Per quanto mi riguarda quindi una posizione autonoma rispetto al direttivo dell’associazione, e una collaborazione con l’associazione che si gioca tutta sul piano del gruppo consiliare. Un gruppo consiliare maggiormente sintonizzato sul programma, più organizzato, più energico e propositivo.

Questo progetto ha bisogno però di essere definito e ragionato. Non può essere improvvisato o il frutto di generici e frettolosi impegni reciproci. Occorre costruire le condizioni politiche per poterlo realizzare. Per questo è molto importante che io e Maria Graziella iniziamo a lavorarci sopra, al più presto.

sabato 3 agosto 2013

I "somministrati" del Comune: ecco che cosa abbiamo approvato in aula.

Nelle sedute del Consiglio Comunale che si sono tenute martedì 30 e mercoledì 31 luglio abbiamo discusso una mozione presentata dall’opposizione che chiedeva di salvare il lavoro di alcuni somministrati che hanno operato per tanti anni all’interno del Comune e ai quali la nostra amministrazione – a partire dal mese di luglio dello scorso anno - non ha riconfermato il contratto d’impiego. Per intenderci, stiamo parlando dello scaglione residuo di quel gruppo di 35 lavoratori di cui si è discusso a lungo in tutti questi mesi.

È necessario dire subito che si tratta di lavoratori che hanno certamente dato tanto in questi anni in termini di impegno e che sono stati preziosi perché in molti casi hanno consentito il funzionamento di servizi di importanza strategica per la nostra comunità.

A queste persone vanno perciò la nostra gratitudine per il lavoro fatto e il massimo del rispetto per la difesa del posto di lavoro che stanno conducendo.

Su quanto si è deciso in aula occorre però fare alcune precisazioni, viste le dichiarazioni dell’opposizione apparse ieri sui media, dichiarazioni attraverso le quali ci si rallegra per il fatto che il Consiglio Comunale ha approvato una mozione che stabilisce di riassumere al più presto tutti questi lavoratori, proprio questi e non altri.

Per chiarire immediatamente, questo non è quello che abbiamo approvato. Mi spiego.

Come ho già detto, la mozione presentata dall’opposizione chiedeva l’impegno da parte dell’amministrazione di includere nell’organico del Comune anche quest’ultimo gruppo di lavoratori somministrati. Quindi ci è stato chiesto di rintracciare nel prossimo bilancio di previsione, costi quel che costi, le risorse necessarie. E se proprio i danari non ci saranno, allora si proceda a “spalmare” l’occupazione tra i 35, in una logica di “lavorano meno, ma lavorano tutti”. Questa era la richiesta dell’opposizione, una richiesta che non è stata accolta dalla maggioranza.

Abbiamo infatti proposto all’opposizione l’approvazione comune di un nuovo testo della mozione, testo che ha accolto al suo interno alcuni significativi emendamenti redatti dalla maggioranza, emendamenti che ne hanno modificato gli impegni e lo spirito in modo sostanziale.

Il più importante degli emendamenti ha cassato l’impegno per l’amministrazione a trovare nel prossimo bilancio i fondi per la riassunzione di tutti questi lavoratori (abbiamo detto, proprio di questi e non di altri) e l’ha sostituito con quello che qui di seguito parafraso: “L’amministrazione, fatte salve le risorse finanziarie e in ogni caso in funzione del fabbisogno interno alla macchina amministrativa, si impegna a mantenere il livello occupazionale precedente al licenziamento dei lavoratori in questione.”

Che cosa significa in termini di assunzioni future? Che cosa abbiamo quindi approvato in aula e che anche io ho votato? Lo spiego per punti schematici:

1. Il Comune non è un ufficio di collocamento, pertanto non può essere interpretato e utilizzato come erogatore di lavoro. Quindi l’amministrazione assumerà nuovo personale solo se si creeranno due condizioni: la prima, la necessità comprovata di migliorare l’efficienza della macchina amministrativa e quindi di intervenire per rinforzare la pianta organica secondo il principio del bisogno effettivo registrato dai singoli settori; la seconda, la disponibilità di risorse economiche, chiare e certe.

2. Nel caso in cui gli uffici esprimano un effettivo bisogno di risorse umane, allora si potrà procedere alle assunzioni, in attuazione del passaggio della mozione che impegna a ”garantire lo stesso livello occupazionale”. Va da sé che se il fabbisogno non emergerà, e se le risorse economiche non saranno disponibili, non si potrà procedere ad alcuna assunzione.

3. In caso di comprovata necessità di personale aggiuntivo, la Società Obiettivo Lavoro (l’agenzia con la quale abbiamo stipulato un contratto quadriennale che scade nel 2015 e che ha il compito di identificare le figure da somministrare al Comune) avrà cura di procedere ad una selezione con caratteristiche di massima evidenza pubblica, in modo che sia garantito per tutti i cittadini il rispetto del principio di pari opportunità e di valutazione del merito.

4. A conclusione del contratto con l’agenzia interinale, l’amministrazione si dovrà impegnare a redigere un piano di assunzioni da realizzare attraverso bando pubblico.

In sintesi,  la scelta è stata quindi di impegnarsi a favore di tutti che chiedono di lavorare, e non solo di alcuni, ribadendo in questo modo l’obiettivo per la nostra amministrazione di garantire a tutti le stesse opportunità e di mettere tutti nelle stesse condizioni di partenza, eliminando i privilegi o anche solo la parvenza di essi. Così come ci eravamo impegnati a fare nel nostro programma elettorale.

martedì 30 luglio 2013

Ho restituito la tessera dell'associazione C'è un'Alghero Migliore. Vi spiego perché

Ho deciso di non essere più socia dell’associazione C’è un’Alghero Migliore.

È stata una decisione sofferta, ma meditata. L’ho presa dopo un confronto con il direttivo dell’associazione. È stata una riunione pacata e franca, e per questo prima di tutto voglio ringraziare gli amici del direttivo per la disponibilità all’ascolto e per il sincero sforzo che abbiamo fatto per comprenderci, anche nella diversità di opinioni e di sensibilità.

L’incontro mi ha confermato che ci uniscono molte cose; certamente i valori umani e quelli di una buona politica, capace di operare per il bene pubblico e mossa dall’amore per la nostra città.

Sono emerse però anche molte differenze. Le differenze possono essere una ricchezza e tante volte lo sono state per noi, tutte le volte che questa ricchezza si è tradotta in una contaminazione reciproca tra le varie idee messe a confronto. Da tempo però questo valore della differenza non è stato coltivato. Il risultato è stato che chi la pensava diversamente ha iniziato a sentirsi a disagio e fuori posto. Questo è quello che io ho sentito e vissuto negli ultimi mesi.

Le ragioni che mi hanno guidato in questa decisione sono due.

La prima riguarda l’azione politica dell’associazione. A mio giudizio, l’associazione si è man mano allontanata dal ruolo che io credevo dovesse svolgere. La penso così, e provo a spiegare perché.

Il movimento C’è un’Alghero Migliore nasce dalla convinzione che la parola e il dibattito pubblico siano imprescindibili per la pratica del buon governo, e che la capacità di giudizio critico si debba esercitare con rigore al di là di chi sta al governo.

È mio parere che l’associazione abbia rinunciato ad esprimere al meglio tutti i principi del movimento, ed ha assunto atteggiamenti di cautela, moderazione e tatticismo politico. Anche quando la critica si è espressa, spesso essa non è stata tradotta in modo coerente in decisioni ed atti. L’associazione ha così perso molta della capacità che era del movimento di innovare metodi e linguaggi, di avanzare proposte politiche, e si è ritrovata imbrigliata in un’idea di “governismo” che ha frenato la capacità di incidere sull’azione di governo nella direzione di un vero cambiamento per Alghero. Questo è il bilancio che io faccio di quest’anno dell’attività politica dell’associazione.

La seconda e più importante ragione della mia decisione è il giudizio che do del primo anno di questa amministrazione. Io penso che il bilancio amministrativo del sindaco Stefano Lubrano, della sua giunta e della sua maggioranza, sia negativo. Quest’amministrazione non ha saputo con convinzione interpretare il programma e avviarne la realizzazione. (Semmai, su alcuni punti chiave, ha agito in contraddizione con quel programma e in continuità con la precedente amministrazione.)

Da queste valutazioni nasce il mio dissenso con la recente azione politica dell’associazione che in più circostanze ha invece ritenuto di voler confermare la fiducia alla giunta. Non posso condividere questa scelta dell’associazione. Mi spiace e lo dico con rispetto: penso che sia un errore.

Molti amici nella riunione del direttivo mi hanno confermato la disponibilità a farmi sentire accolta e valorizzata. E sul piano umano so che questa disponibilità è sincera e data da persone perbene. Rimangono però le questioni politiche, con le quali è arrivato il momento di fare i conti. Per questo ho comunicato al direttivo di ritirare da oggi la mia tessera di socia dell’associazione.

Voglio affermarlo con convinzione: il patrimonio di valori, ideali e principi del movimento mi appartiene, a prescindere dall’adesione all’associazione. Con la mia attività politica intendo tutelare e dar valore a questo comune patrimonio.

Prima di concludere, permettetemi di fare una breve considerazione sull’attuale situazione politica algherese.

Credo che i nostri concittadini ci chiedano altro da quello che abbiamo fatto e fatto vedere sinora, lo dico naturalmente a tutta la coalizione. La città si aspetta un cambiamento vero, si aspetta che ci dimostriamo capaci di amministrare Alghero in coerenza con il programma che è stato alla base del nostro mandato elettorale.

Questa amministrazione ha mostrato molte debolezze e fragilità difficili da superare. Penso però che se una minima possibilità di successo esiste, essa stia solo in un radicale cambiamento dei metodi e del modello di amministrazione fin qui adottati. Un cambiamento che deve passare per la scelta del Sindaco di rifondare la giunta, individuando con la coalizione persone capaci di dare piena attuazione al nostro programma. Se non sarà questo allora meglio riconsegnare alla città il mandato ricevuto. 

Questo è quello che penso.

giovedì 25 luglio 2013

Incontro pubblico e resoconto dell'attività consigliare, venerdì 2 Agosto

Cambio data e luogo: per sopraggiunti impegni istituzionali (l'Assemblea del Parco), sono costretta a spostare l'incontro a VENERDÌ 2 Agosto. L'incontro si terrà presso l'Alghero City Hotel, in Via Gallura 15.


Invito tutti i cittadini, elettori, sostenitori ed amici all'appuntamento mensile per il resoconto e la discussione della mia attività consigliare.

L'incontro sarà dedicato principalmente alla discussione sulla situazione politica cittadina. Intendo inoltre aggiornarvi sulle mie attività e sullo stato dei lavori della commissione consigliare "Politiche sociali, Cultura e istruzione" che presiedo.

L'incontro pubblico si terrà giovedì 1 Agosto venerdì 2 Agosto alle ore 19 presso l'Alghero City Hotel, in Via Gallura 15.

Grazie e a presto,
Natacha Lampis

mercoledì 24 luglio 2013

In casa di In House


Stamattina sono andata in visita ad Alghero In House per incontrare il presidente Lorenzo Tagliarini e le persone che ci lavorano.

È stato un incontro proficuo e importante, per me.

Con il presidente Tagliarini e con gli operai abbiamo parlato di molte delle questioni che riguardano il futuro di questa partecipata comunale e delle prospettive dei lavoratori, e come consigliere comunale ho potuto farmi un’idea più precisa delle soluzioni che l’amministrazione potrebbe adottare per affrontare e superare le difficoltà nelle quali In House si trova in questo momento e per fare in modo che continui ad essere patrimonio e risorsa per il nostro Comune.

Sono convinta che come amministrazione dobbiamo mettere in campo ogni sforzo necessario a salvaguardare il lavoro delle persone che operano dentro Alghero in House e a fare in modo che Alghero città possa avvantaggiarsi – grazie a questi lavoratori – di servizi pubblici sempre più efficienti e utili per la nostra città.

Si tratta ora di capire quale tra le soluzioni è realmente praticabile, quale è la migliore nel senso che offre le maggiori garanzie per i lavoratori e i maggiori vantaggi per la collettività; e poi si tratta di metterla subito in campo questa soluzione individuata, con determinazione e tempestività, senza incertezze e tentennamenti. E senza dimenticare, naturalmente, che qualunque decisione venga presa dovrà essere quanto più possibile condivisa con i lavoratori e con la città.

Rimane comunque aperta una domanda per la quale come consigliere di maggioranza non ho ancora ricevuto una soddisfacente risposta.

Sapevamo già dal 1 gennaio che a partire da quest’anno In House non avrebbe più goduto dei fondi regionali. Avremmo quindi dovuto iniziare immediatamente a ragionare per capire come trattenere servizi e posti di lavoro.

Perché invece questo ritardo? Perché ancora una volta non siamo riusciti a prendere il toro per le corna e a governare la situazione, affrontando di petto il nuovo scenario?

Se fosse stata evitato un po' di questa inerzia, oggi le idee sarebbero più chiare, le vie d’uscita già tracciate, e tanti cittadini molto meno preoccupati.

lunedì 3 giugno 2013

Lavoro e crisi occupazionale ad Alghero: documento conclusivo

Sabato 11 e domenica 12 maggio come consigliera comunale, insieme agli amici e le amiche del movimento C’è un’Alghero Migliore, abbiamo organizzato una due giorni di analisi e proposte sul tema del lavoro e della crisi occupazionale.

Un tema impegnativo e complicato, con il quale non è semplice cimentarsi.

Noi abbiamo voluto farlo ugualmente, certamente non con l’obiettivo di poter fornire ricette facili a nessuno ma con quello di dirci – come amministrazione, come forze politiche, come comunità - che di lavoro è necessario parlare e che si deve avere la forza e il coraggio di farlo, anche a costo di grande fatica e di molte difficoltà.

martedì 28 maggio 2013

Incontro pubblico e resoconto dell'attività consigliare, 31 Maggio

Invito tutti i cittadini, elettori, sostenitori ed amici all'appuntamento mensile per il resoconto e la discussione della mia attività consigliare

Oltre ai temi di attualità cittadina, parleremo dei risultati delle due giornate sul lavoro del 11 e 12 Maggio e dell'incontro pubblico sul depuratore del 7 Maggio.

Inoltre, intendo aggiornarvi sulle attività della commissione consigliare "Politiche sociali, Cultura e istruzione" che presiedo, dove abbiamo avviato due importanti filoni di lavoro: uno sull'utilizzo degli spazi pubblici e l'altro sulla dispersione scolastica.

Il vostro contributo di idee sarà prezioso.

L'incontro pubblico si terrà venerdì 31 Maggio alle ore 18.30 in via XX Settembre n. 149/C presso la sede di C'è un'Alghero Migliore.

Grazie e a presto,
Natacha Lampis

lunedì 27 maggio 2013

“Garantire e promuovere il pieno sviluppo dell’infanzia e dei giovani”, lavori in commissione

Domani, Martedì 28 Maggio la IV Commissione consiliare che presiedo aprirà un nuovo tema di lavoro dal titolo “Garantire e promuovere il pieno sviluppo dell’infanzia e dei giovani”.

La commissione, in questo primo incontro di avvio, si occuperà in particolare del successo formativo e della dispersione scolastica.

L’incontro si svolgerà nella Casa Comunale di via Columbano alle ore 16,30.

All’incontro saranno presenti Mariella Marras, esperta di dispersione scolastica, e tutti i dirigenti scolastici delle scuole di Alghero.

Il lavoro a cui la commissione consiliare martedì dà l’avvio muove da alcune considerazioni.

giovedì 23 maggio 2013

Spazi pubblici ad Alghero, lavori in corso

Nella seduta del 8 Maggio, ho avviato in Commissione consiliare "Politiche sociali, Cultura, Istruzione" che presiedo i lavori e la discussione sugli spazi pubblici ad Alghero.

Vorrei raccontarvi di che cosa abbiamo parlato e quali obiettivi ci siamo posti.

Alghero ha bisogno di spazi pubblici per le persone e le associazioni, spazi per l'istruzione, spazi pubblici per l’attività sportiva, spazi pubblici per la creatività artistica, spazi verdi e spazi per il gioco, spazi pubblici per l’incontro fra le generazioni.

Alghero possiede già molti spazi pubblici chiusi e all'aperto non utilizzati o utilizzati male, dal Balaguer al Circolo dei Marinai, dalla sala in Piazza dei Mercati all'auditorium di Maria Pia, dalle aree cedute e abbandonate agli spazi delle scuole, dai teatri agli spazi sportivi, passando per le torri e per molti altri spazi di pregio ma caduti in disuso.

L'Amministrazione deve porsi l'obiettivo di riattivare questi spazi, di rivitalizzarli, immetterli in un circuito di utilizzo per la socialità, la cultura, l'istruzione e l'attività delle associazioni.

Una cosa è certa: la scarsità di risorse economiche, tecniche ed umane, non consentono al Comune la manutenzione, gestione e attivazione solitaria di tutto questo patrimonio.

Servono nuovi modelli di utilizzo e di gestione, serve far affidamento alle disponibilità ed energie sociali, serve un progetto che coinvolga le varie forme di società organizzata e che mobiliti energie, risorse, fantasie e intelligenze per la gestione e la rivitalizzazione, in un progetto organico e condiviso.

Questi obiettivi saranno raggiunti attraverso il seguente percorso:
  1. Censimento del patrimonio esistente (con il supporto del Dipartimento di Architettura che si è offerto di realizzare un sistema informativo). 
  2. Concordare ed attribuire i tipi d'uso previsti per ogni spazio (istruzione, ricreazione, attività culturali, spettacolo, orti urbani, aree gioco, ecc.), dopo un confronto pubblico con le associazioni, operatori culturali, collettivi, artisti, scuole. 
  3. Alla luce di queste attribuzioni, organizzare un concorso di manifestazione d'interesse rivolto alle associazioni ed agli operatori che avanzano progetti di utilizzo e di gestione degli spazi in diversi periodi dell'anno; una commissione indipendente, espressione dell’amministrazione, potrebbe essere incaricata di valutare i progetti e la loro coerenza con gli obiettivi di politica culturale; e su questa base destinare alle loro attività eventualmente anche un finanziamento nel caso in cui vengano svolti servizi pubblici convenzionati. 
Questi sono i risultati che la commissione prevede di produrre:
  1. Censimento degli spazi pubblici, avendo cura soprattutto di far emergere o di valorizzare quello che non è visibile o che non si conosce (vedi aree di cessione), ma anche quello che invece è pronto per essere messo a disposizione della comunità (vedi il Quarter) 
  2. Stato degli immobili, materiale e gestionale e concessioni 
  3. Piano destinazione 
  4. Regolamenti d’uso 
  5. Procedure di raccolta e valutazione di proposte, progetti, idee 
  6. Coordinamento con associazioni, costituzione di agglomerati e reti di associazioni, piani di governo condiviso 
  7. Quadro di risorse 
  8. Piano di sperimentazione 
Per concludere. L’impegno della commissione non è da libro dei sogni, fa leva sull’uso delle risorse esistenti e di quelle che si possono accrescere, ma ha un perno essenziale, mette in campo una risorsa enorme: la volontà e l’impegno diretto delle cittadine e dei cittadini per vivere meglio; e – si sa – in una città si vive meglio ognuno solo se si vive meglio tutti.

Ringrazio i colleghi membri della commissione per la disponibilità a mettersi al lavoro per raggiungere questi risultati.

lunedì 6 maggio 2013

Calik e marea gialla: adesso si decide


È impossibile contare le volte che nel corso della campagna elettorale è stata richiamata, per l’amministrazione che avesse vinto le elezioni, la necessità di prestare d’urgenza il massimo delle cure e dell’attenzione al malato numero uno del nostro territorio: il Calik.

La malattia del Calik e i suoi terribili sintomi – primo fra tutti la nefasta “marea gialla” - hanno fatto vivere giorni per niente tranquilli a tanti cittadini.

È sempre stato pacifico che per la nuova amministrazione che si sarebbe insediata, qualunque fosse stata, c’era un’unica cosa da fare: aprire subito due tavoli, uno tecnico per mettere ordine e dare coerenza a tutte le informazioni e i dati fin lì raccolti, e parallelamente un tavolo politico per avviare immediatamente la ricerca della soluzione e per individuare mezzi e le risorse necessarie.

Tanto era chiara questa cosa che il sindaco Stefano Lubrano - uscito vincitore dalle urne elettorali - nella seduta di insediamento del nuovo consiglio comunale dichiara attraverso il documento delle sue linee programmatiche:

venerdì 3 maggio 2013

Alghero al lavoro: due giornate di proposte sull'emergenza occupazionale

Invito tutti i cittadini a partecipare alle due giornate di dibattito e di presentazione delle proposte per il lavoro e per lo sviluppo economico di Alghero.

L'iniziativa, organizzata da C'è un'Alghero Migliore, si terrà Sabato 11 e Domenica 12 Maggio alle ore 9.30 all'Auditorium dell'Istituto Professionale Industria e Artigianato (IPIA) in Via Don Minzoni.


Lo sviluppo di Alghero può reggersi su quattro gambe: agricoltura di qualità; turismo sostenibile; cultura, ricerca, educazione, formazione; un'edilizia nuova e diversa.

Non tutto dipende dal Comune, ma esistono grandi spazi di iniziativa per le politiche locali di sostegno all’occupazione e al lavoro di qualità.

Un ruolo importante possono e devono averlo le politiche attive a sostegno delle "altre economie": dai cosiddetti "sistemi locali di scambio e commercio", alle “moneta locali” collegate alle attività di promozione e scambio, dalle nuove forme di lavoro cooperativo al sostegno alla creazione di imprese e all’autoimpiego, dall'attivazione delle energie sociale alla cogestione degli spazi e dei servizi, dalla vigilanza attiva contro il lavoro nero alla gestione lungimirante dei fondi europei.

Le due giornate sono dedicate a questi temi. Non vogliamo parlarne in modo generico, ma presentare e discutere le proposte di azioni concrete che l'amministrazione può mettere in atto ad Alghero, qui ed ora.

Com'è nostra abitudine, ampio spazio sarà dedicato agli interventi dal pubblico e al dibattito.

domenica 28 aprile 2013

Architettura ad Alghero: quello che penso e quello che serve

Venerdì 3 Maggio C’è un'Alghero Migliore organizza un incontro pubblico con il Sindaco Stefano Lubrano, il direttore di Architettura Arnaldo Cecchini e il prof. Giovanni Lobrano.

Vogliamo parlare ancora una volta del Dipartimento di Architettura, in un incontro che intende promuovere il confronto e il dialogo tra l’Amministrazione e l’Università.

A curare e a condurre l’iniziativa sarà Maria Graziella Serra. La ringrazio fin da ora per l’impegno e il garbo con i quali si sta adoperando per fare in modo il Comune e il Dipartimento definiscano una prospettiva comune, superando i nodi che li hanno impegnati in questi mesi in un confronto non sempre semplice.

Recentemente è sembrato che alcuni passi in avanti siano stati fatti e che si stia facendo strada la volontà concreta di trovare risposte per tutte le questioni in campo: l’assegnazione degli spazi, la gestione della biblioteca congiunta, la creazione dell’aula magna.

Sarebbe bello che venerdì il Sindaco Stefano Lubrano e i professori Arnaldo Cecchini e Vanni Lobrano ci facessero un resoconto molto veloce delle soluzioni trovate e già messe in campo e che subito si passasse a parlare delle cose da fare insieme, degli impegni reciproci di collaborazione, di come Architettura può aiutare l’amministrazione a realizzare gli obiettivi e le azioni del suo programma.

sabato 27 aprile 2013

Un corridoio stretto e buio

Il governo delle larghe intese guidato da Enrico Letta è un male necessario per tirare fuori il Paese dalle sabbie mobili dell’ingovernabilità – dice qualcuno.

Mi dispiace ma non riesco in alcun modo a vederla così. A me questa cosiddetta “riduzione del danno” appare solo e semplicemente questo: la costituzionalizzazione dell’anomalia berlusconiana.

Avere denunciato le nefandezze del berlusconismo per poi ritrovarsi a questo punto è veramente dura.

Attraversiamo un corridoio stretto e buio.


giovedì 25 aprile 2013

Incontro pubblico del 14 Aprile: com'è andata e ... a presto


Domenica 14 Aprile si è svolto il primo incontro pubblico che come consigliera comunale terrò una volta al mese con i cittadini, elettori e sostenitori.

Ringrazio coloro che hanno partecipato, e vi invito al prossimo appuntamento, domenica 19 Maggio alle ore 18 nella sede di C'è un'Alghero Migliore in Via XX Settembre 149/C.

Penso che fare questo incontro sia stata una cosa giusta, e che sia stata utile, per me, ma anche per la maggioranza di cui faccio parte.

Chi riceve un incarico elettivo deve fare ogni sforzo per riferire ai cittadini - a tutti e non soltanto ai propri sostenitori - come viene utilizzata la delega ricevuta attraverso il voto. Incontrare i cittadini con regolarità è forse il modo più semplice e vitale per farlo, per ragionare insieme sulle cose.

In un momento nel quale la politica sembra aver perso la capacità di cogliere le trasformazioni e le richieste della società e dei singoli cittadini, ascoltare, spiegare, discutere, ragionare insieme è l’unica cosa saggia e seria da fare per chi ha un ruolo nelle istituzioni. L’unico antidoto all’incomunicabilità e al conflitto che ne può derivare è l’esercizio democratico della parola.

Sono soddisfatta anche per un altro motivo.

Abbiamo parlato in modo franco e aperto del mio operato di consigliera comunale e dell'intera amministrazione, confrontandoci sulle cose fatte bene, ma soprattutto su quelle che devono cambiare e migliorare. Chi era presente ha chiesto a me e all’amministrazione di operare con maggiore celerità, di essere più produttivi, di aprire il dibattito pubblico su temi di interesse collettivo, di dimostrare maggiore capacità di ascolto e di cooperazione, di tenere fede agli impegni e ai principi che avevamo preso in campagna elettorale: trasparenza, partecipazione, fine di qualsiasi privilegio, pari opportunità, difesa e tutela dei beni comuni.

Ci sono state critiche nei confronti dell’operato dell’amministrazione, ma anche molti suggerimenti.

Prima di tutto rimettere il programma al centro della discussione, per rilanciare lo spirito e la visione dell’Alghero che vogliamo. Partendo dalle cose più semplici, quelle che si possono risolvere subito e che richiedono poche o nessuna risorsa economica: ad esempio la trasparenza, il dibattito pubblico, l'università, la questione degli spazi pubblici; e contemporaneamente progettando e programmando le azioni più impegnative e strategiche: lo sviluppo economico, la cultura, il PUC, il bilancio partecipato, il depuratore, l’appalto dei rifiuti.

E poi: più ruolo ai consiglieri, mettendo subito in atto il recente impegno del Sindaco di nominare dei consiglieri delegati su alcuni temi specifici, per approfondire e fare proposte operative alla Giunta e al Consiglio. E poi: il lavoro delle commissioni consiliari che devono impegnarsi di più sul piano della proposta e dell’indirizzo politico per trasformare il programma in singole azioni da attuare.

Ho accolto quello che è stato detto con la massima attenzione e rispetto perché sono convinta che possono aiutare me e l’amministrazione a migliorare l’azione di governo della città.

Ringrazio di nuovo tutti coloro che hanno partecipato, e vi rinnovo l'invito per prossimo appuntamento: domenica 19 Maggio alle ore 18 nella sede di C'è un'Alghero Migliore in Via XX Settembre 149/C.

sabato 13 aprile 2013

Ripartiamo dal programma

Intervento in Consiglio Comunale, seduta del 10 Aprile 2013.


Stasera questa maggioranza rientra in consiglio dopo un periodo complesso e difficile che ha messo in evidenza le incertezze e le fragilità della nostra azione politica e amministrativa.

Il movimento C’è un’Alghero Migliore si è a lungo interrogato in queste ultime settimane sulle ragioni di queste debolezze, cercando di comprendere come affrontare e risolvere la crisi in atto. Su questo tema sia io che la collega Maria Grazia Serra abbiamo affrontato un lungo e delicato dibattito, sia interno al movimento che pubblico con l’intera città, confrontandoci sia con le altre forze di maggioranza sia con la Giunta per capire quale fosse la direzione corretta da seguire.

Abbiamo capito che la cosa fondamentale da fare è rimettere al centro della discussione e dell’azione politica il programma di governo con il quale ci siamo presentati alla città e sulla base del quale siamo stati eletti.

Si apre per noi quindi una seconda fase, nel corso della quale il nostro massimo impegno, mio e di Maria Grazia insieme, sarà di dare nuovo slancio e nuovo impulso alle idee e alle azioni che sono dichiarate nel nostro programma, con l’obiettivo di garantirne l’attuazione.

Questo è quello che faremo da questo momento in poi: stare sul programma, in modo fermo e rigoroso.

Dipartimento di Architettura di Alghero, intervento in Aula


Intervento in Consiglio Comunale, seduta del 10 Aprile 2013.

Vorrei fare una segnalazione che riguarda i comunicati stampa di questi giorni sulla vicenda del Dipartimento di Architettura di Alghero.

Presidente, credo che quest'aula possa condividere con me la sorpresa di apprendere che un comunicato del Comune che annuncia la chiusura di un accordo e la risoluzione di tutte le eventuali controversie, viene poche ore dopo seguito da un comunicato del Magnifico Rettore che esprime delle precisazioni e dei distinguo, seppur con il doveroso rispetto e correttezza istituzionale che lo ha sempre contraddistinto.

Alla luce della successione di questi comunicati, non pare chiara, Presidente, la strategia che la giunta intende percorrere nella risoluzione di questa vicenda.

Sono certa del fatto che l’amministrazione ha chiaro fino in fondo il valore del Dipartimento di Architettura e la necessità di risolvere al più presto tutte le questioni che intorno questa vicenda sono sorte, prima fra tutte quella legate all'attribuzione degli spazi.

Affrontiamo e risolviamo quindi al più presto tutte le questioni, mettendo in campo tutti gli atti concreti necessari, per realizzare ciò che c’è scritto nel nostro programma.

Presidente, mi permetta di leggere direttamente dalle dichiarazioni programmatiche del Sindaco in quest'aula del 16 Luglio 2012: "La presenza della Facoltà di Architettura è un elemento centrale per il sistema educativo e culturale di Alghero, anche oltre gli evidenti benefici di carattere economici e sociale. Vogliamo assegnarle tutti gli spazi necessari per le sue attività didattiche e di ricerca, spazi che saranno anch’essi utilizzabili da tutta la città: tra questi, in particolare puntiamo a una grande biblioteca pubblica a gestione congiunta tra Comune e Università, un’aula magna, sale multimediali. La presenza dell’Università può essere l’occasione per rafforzare la nascita di centri e gruppi di ricerca e diventare incubatrice di imprese e attività in settori ad alto valore aggiunto. Architettura ad Alghero è l’unica Facoltà (ora Dipartimento) che non ha sede a Cagliari o Sassari e va riconosciuta e finanziata come sede decentrata."

Questo è l'impegno che abbiamo presso con la città, questo deve essere la nostra bussola.

Stalli scarico merci, strisce pedonali Parco Tarragona: segnalazioni in Aula

Brevi segnalazioni in Consiglio Comunale, seduta del 10 Aprile 2013.

Segnalazione stalli scarico merci


La prima segnalazione che porto oggi in Consiglio riguarda gli stalli dello scarico merci.

La crisi economica in atto produce tanti piccoli cambiamenti nelle abitudini dei cittadini. Il traffico in città è calato vistosamente, ma la ricerca di parcheggi per le auto crea comunque ancora problemi per la mobilità.

Ormai da anni assistiamo all'occupazione selvaggia dei marciapiedi, dei parcheggi riservati agli invalidi e anche degli stalli dedicati allo scarico delle merci. Una mobilità ancora legata quasi esclusivamente alla macchina insieme ad abitudini e prassi non rispettose da parte di alcuni cittadini produce disagi di vario tipo.
Stasera segnalo il disagio in particolare della categoria degli esercenti e degli artigiani, i quali non riescono ad esercitare al meglio il loro lavoro a causa dell'occupazione sistematica delle aree dedicate al carico e scarico delle merci.

Tale prassi è diffusa in diverse zone della città, al centro soprattutto, dove si assiste quotidianamente alla sosta per ore e talvolta per giorni interi di autoveicoli che non hanno titolo per occupare questi spazi. I titolari dei negozi mi pregano di comunicare proprio questo: il disagio personale e professionale ma anche il danno economico che deriva dall'impossibilità degli autotrasportatori e dei corrieri di consegnare loro le merci che spesso sono pesanti e ingombranti. Senza dimenticare le insidie a cui sono sottoposti anche i cittadini, che si trovano a dover fare gincane agli angoli delle strade per poter evitare i furgoni dei trasportatori parcheggiati alla meno peggio, per poter consegnare i colli, costituendo così un serio pericolo per pedoni e automobilisti.

Chiedo pertanto al Sindaco e all'assessore competente che comincino a prendere seri provvedimenti di urgenza in merito, mettendo nelle condizioni il corpo dei vigili urbani (attraverso il dirigente di nuova nomina), di aumentare i controlli quotidiani, sanzionando chi contravviene alle regole del codice stradale e della buona educazione e programmando, nel lungo periodo, un piano della mobilità urbana al fine di rendere le strade della città maggiormente sicure e fruibili.

Strisce pedonali Parco Tarragona

La seconda segnalazione riguarda le strisce pedonali per arrivare al Parco Tarragona.

Il Parco Tarragona è un parco molto frequentato dalle famiglie algheresi, soprattutto da quelle con bambini.

Genitori, ma spesso anche nonni, si recano al parco Tarragona per consentire ai loro bambini di giocare e stare insieme ai loro figli o nipoti in modo spensierato e gradevole, in un ambiente protetto nel quale adulti e bambini hanno la possibilità di trascorrere piacevoli momenti di tempo libero.

Mi segnalano però diversi cittadini che le strisce pedonali degli attraversamenti stradali che portano al parco sono ormai quasi tutte talmente consumate e sbiadite da essere ormai invisibili. Questo crea molti problemi agli adulti che devono attraversare la strada insieme ai loro bambini, perché vengono esposti ai gravi rischi causati dalle macchine che sfrecciano.

Chiedo quindi all’Assessore competente di prendersi al più presto cura di questa situazione facendo in modo che le strisce pedonali che portano al parco vengano al più presto ripristinate, consentendo finalmente ai nostri grandi e piccoli cittadini di attraversare sicuri e senza pericoli le strade.

martedì 9 aprile 2013

Incontro pubblico, domenica 14 Aprile

Cari cittadini, elettori, sostenitori,

Vi invito all’incontro pubblico che organizzo come consigliera Comunale, domenica 14 Aprile alle ore 18 presso la sede di C’è un’Alghero Migliore in via XX Settembre n. 149/C.

Questo è il primo incontro con cittadini e sostenitori che intendo tenere ogni mese.

Ho bisogno di fare insieme a voi un bilancio di questi primi mesi di mia attività politica dentro le istituzioni della nostra città, ma anche un bilancio generale di questa amministrazione nella sua azione complessiva, raccogliendo le vostre opinioni e sentendo da voi le cose fatte bene e quelle su cui si doveva e si dovrà fare meglio.

Sono infatti trascorsi nove mesi da quando ho assunto il ruolo di consigliere comunale della nostra città.

Ho iniziato quest’esperienza animata da tanta passione politica, dai sogni e dall'amore per Alghero. Mi ha guidato fin dal principio l’idea che – anche in un piccolo modo – avrei potuto essere utile a realizzare un vero cambiamento, quel cambiamento per il quale ci siamo impegnati con questa nuova amministrazione.

Questi nove mesi sono stati per me importanti, ricchi di esperienze e di scoperte. Ogni giorno mi sono impegnata ad affrontare il ruolo di consigliere comunale avendo come unico riferimento il programma elettorale, il patto che la maggioranza politica di cui faccio parte ha sottoscritto con i cittadini.

Per questo ho offerto il mio contributo, studiando e facendo proposte, e contemporaneamente guardando al mio operato e a quello di tutta l’amministrazione con sguardo critico, per valutare di volta in volta la qualità delle scelte e dei risultati realizzati, cercando di non essere ostaggio di un’idea di politica dove si è leali solo se si è fedeli.

In questi nove mesi ho vissuto però anche un forte disagio.

È un disagio che vivo anche ora e che ha diverse cause: la ricerca dell’equilibrio tra la fermezza con la quale difendere le mie convinzioni e la necessità di tenere conto anche dell’opinione degli altri; la difficoltà di confrontarmi, sia all'interno della maggioranza che del movimento di cui faccio parte, con modi diversi - se non qualche volta opposti - di affrontare le questioni; il rapporto con la giunta anche quando i risultati non sono soddisfacenti; che uso fare della parola e della franchezza all'interno del Consiglio Comunale o nel dibattito pubblico per dire semplicemente che quello che abbiamo realizzato fin qui non basta, e che voglio di più, molto di più, da me stessa e dagli altri.

Sono queste le esperienze e i sentimenti sui quali vorrei potermi confrontare con i cittadini, con chi ha votato e sostenuto questo progetto politico.

Ho bisogno di costruire insieme a voi una prospettiva comune per il nostro fare politica, capendo come andare avanti, come affrontare i nodi e le sfide di quest’esperienza amministrativa, per fare in modo che essa ci dia il massimo.

Ho bisogno di raccogliere i vostri suggerimenti e le vostre idee per rinnovare il mio essere al servizio del bene comune della nostra città.

Credo ancora molto nel sogno che mi ha fatto decidere di essere parte di un progetto politico, ma sognare da sola non mi è mai interessato molto.

Vi aspetto domenica.

Natacha Lampis

venerdì 8 marzo 2013

"Dibattito pubblico vero come metodo costante"

Questo è quello che ho detto nel corso della seduta del Consiglio Comunale di mercoledì 6 Marzo 2013.

“Certo che tutto si potrà dire della nostra amministrazione ma non che faccia annoiare, questo proprio no, eh!?

Questo mi segnalano i cittadini; mi dicono che non gli diamo certo occasione di annoiarsi.
Ad esempio nella vicenda di Meta ci sono tutti gli ingredienti della migliore narratologia:
  • complicazioni, vale a dire annodamenti e poi quando meno te lo aspettiscioglimenti;
  • un uso sapiente del climax, il procedimento narrativo mediante il quale la tensione sale fino ad arrivare al culmine;
  • danneggiamenti, per intenderci ciò che nella narrazione causa la perdita dell’oggetto del desiderio agognato da uno o più personaggi;
  • i colpi di scena, con la presidenza alla Dott.ssa Saluzzi;
  • e infine anche gli oggetti misteriosi, nel nostro caso il documento che l’assessore Alma Cardi ha presentato solo nelle privilegiate stanze di alcune forze politiche e non di altre, dal titolo “Nota dell’assessore Alma Cardi Programmazione, Sviluppo economico, Turismo ai rappresentanti dei partiti della coalizione di governo della città di Alghero”.

E su questo documento mi voglio fermare un attimo.

Lascio stare per ora la logica, secondo me non corretta, della funzione di Meta, ma anche delle prospettive del turismo ad Alghero, per soffermarmi soprattutto su un punto, che è poi la vera questione che alcuni cittadini mi hanno segnalato: perché questo documento non è stato reso pubblico? Perché non è stato fatto conoscere a tutti i media locali? Perché non è stato fatto conoscere a tutte le forze politiche e a tutti i consiglieri prima di prendere la decisione di annunciare il presidente e il cda? Mi sembrano questi dei fatti gravi sui quali è necessario fare chiarezza.

La mia visione è che un buon turismo è possibile solo se i servizi e le attività sono pensati prima di tutto per chi vive nella città; e penso anche che l'unico modo di evitare il deserto di questi mesi sia mobilitare energie sociali e pensare a un'occupazione di maggiore qualità e non ai cento piccoli bar o alle iniziative che durano lo spazio di un mattino in una logica di semplice intrattenimento.

Nella mia visione è necessario prima di tutto definire i valori sui quali vogliamo fondare la nostra offerta turistica.
E poi, da una parte costruire una rete locale di proposte culturali con l'obiettivo prima di tutto di valorizzare il patrimonio della comunità, facendo crescere e sostenendo le realtà che già operano nel nostro territorio.
Contemporaneamente, dall’altra, allargare lo sguardo ed elaborare progetti per creare ponti e collaborazioni con altre realtà nazionali ma anche internazionali.
Ma il grave non è che la visione che passi da quel documento non sia la mia, il grave è che di una visione non si discuta pubblicamente, con tutte le forze politiche della coalizione, con gli operatori culturali e turistici e con i cittadini.

Ora, come migliorare.
Facciamo uscire di scena gli oggetti misteriosi e facciamo azioni e proposte chiare, facciamo cose che facciano sentire i nostri cittadini protagonisti delle scelte.
Stasera segnalo a nome dei cittadini la più sentita e urgente: organizzi l’assessore con la città, con gli operatori, con tutti i soggetti culturali uno o più momenti di dibattito pubblico. La nostra amministrazione dia la parola alla città, faccia esprimere le energie sociali, raccolga le proposte, le idee.
E poi, a conclusione del processo, l’amministrazione si faccia carico della decisione finale, elaborando un progetto che verrà presentato alla città e motivato.”